Sei un aspirante barman oppure sei un professionista con anni di esperienza? In entrambi i casi stai per leggere un articolo che può esserti utile.
Se sei un aspirante barman stai per scoprire alcuni dei termini tecnici più importanti di questo settore. Padroneggiarli ti aiuterà ad accelerare la tua crescita professionale.
Se sei un barman professionista probabilmente li conosci già, ma un po’ di ripasso non fa mai male no?
In questo articolo vedremo quindi 7 termini fondamentali. Ti possono tornare utili quando stai scegliendo uno specifico prodotto o mentre stai realizzando un cocktail.
A proposito di preparazione di cocktail.
Tempo fa abbiamo scritto un articolo dove ti raccontiamo le 7 tecniche di miscelazione che ogni barman deve conoscere. Questo e molti altri articoli li trovi sul nostro blog.
Ma ora entriamo nel vivo dell’argomento di questo articolo.
Come diciamo sempre… tieniti un drink a portata di mano e iniziamo!
Partiamo dalle basi.
Il barspoon è un cucchiaino con un lungo stelo elicoidale e viene impiegato per miscelare gli ingredienti presenti nel mixing glass o nel bicchiere. La lunghezza dello stelo è il fattore determinante. Essendo così lunga ti facilita nell’atto di miscelazione.
Ti è mai capitato di usare il barspoon per realizzare un cocktail a base di prodotti Gamondi?
Il suo vero nome sarebbe Strainer Cocktail, ma per gli amici (i barman) Strainer. Ed è uno strumento fondamentale.
Si tratta di un passino in acciaio inox che utilizzi per filtrare il ghiaccio nello shaker o nel mixing glass. Ecco allora che lo strainer ti consente di non annacquare il drink.
Ma c’è di più.
Esiste infatti un altro termine legato a questo tema: double strainer.
Si tratta di un secondo strumento di filtraggio che ti consente di trattenere nello shaker/mixing glass anche i più piccoli residui.
In questo caso stiamo parlando di una tipologia di bicchiere. Può essere a forma cilindrica o tronco conica e si divide in tumbler basso e tumbler alto.
Tumbler basso:
ha un’altezza di 8/9 cm. Il diametro è generalmente di 8 cm e la sua capienza è pari a 25/30 cl. Per capirci, l’Old Fashioned viene servito in un tumbler basso. Anche il Tutto Bianco e l’Americarlo sono dei cocktail realizzati con questo bicchiere.
Tumbler alto:
le sue misure variano, ma i più usati sono alti tra i 12 e 15 cm. Questi hanno una capienza tra i 30 e i 40 cl (a raso) e sono perfetti per i long drink come ad esempio lo Sparkle Gamondi.
Rimaniamo un attimo in tema bicchieri. Cosa si intende con cocktail cup?
Semplice. È la classica coppetta che più rappresenta il mondo dei miscelati. A raso, ha una capienza di 10 cl ed è perfetta per quando servi gli short drink senza ghiaccio.
Esiste poi la doppia cocktail cup. In questo caso la capienza è di circa 20 cl.
Ti capita di realizzare il Gamondi Mule? O più semplicemente il Moscow Mule?
Allora dovresti sapere di cosa stiamo parlando.
Mug deriva dall’inglese “tazza”. È una tipologia di bicchiere che usi solo per specifici cocktail.
Il mug può essere di vari tipi:
In rame è il più classico e lo impieghi per i drink con cui abbiamo aperto questo paragrafo. Gamondi Mule e Moscow Mule.
In ceramica e prende il nome di tiki mug. Un esempio di cocktail dove è necessario il mug in ceramica? Il “Vecchia Scuola”, un drink a base di Amaro Gamondi.
Il termine Dash indica una piccola quantità di liquido. Equivale a un millilitro (circa) e di solito si usa per specificare la quantità di Bitter da utilizzare nel drink.
Nel mondo del barman, questo termine è strettamente legato a uno strumento: la dash bottle.
Si tratta di una piccola boccia di vetro anche conosciuta come bottiglia per angostura.
È uno strumento molto utile perchè serve a contenere quegli ingredienti che necessitano di un uso limitato.
La dash bottle ha un tappo in dosatore e consente quindi di centellinare quell’ingrediente del tuo drink che sai è necessario sia minimo.
Sciroppo o liquore. Ma non un qualsiasi sciroppo o liquore.
Il termine Float fa riferimento all’ingrediente che non mescoli con gli altri del tuo drink, ma che fai galleggiare. Per riuscirci, ti può essere d’aiuto utilizzare un cucchiaino.
Il float entra in gioco per quei cocktail che prevedono una stratificazione come ad esempio l’Irish Coffee.
Ci siamo. Eccoci alla fine di questo breve viaggio nella terminologia da barman.
Barspoon, strainer, tumbler, cocktail cup, mug, dash e float.
I termini che abbiamo visto, costituiscono alcune delle fondamenta di un professionista ed è per questo che è importante tu li conosca e comprenda la loro importanza.
Questo è solo l’inizio, nei prossimi articoli andremo a vedere terminologie sempre più specifici in modo tale da fornirti sempre contenuti adatti alla tua carriera professionale.
Intanto, se ancora non hai finito quel drink che all’inizio ti abbiamo consigliato di tenere a portata di mano beh…
salute,
Gamondi